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Thursday, December 21, 2017

STRAPAZIN



English below

[IT]
Inizio dall'inizio.
La prima settimana di ottobre 2017 mi trovavo in Cina, ad un festival che si chiama Jinzhen International Short Film Festival e la cui surreale esperienza ho raccontato in un post di questo blog.
Oltre alle tante incredibili cose che sono successe, e ai tanti interessanti e talentuosi registi che ho conosciuto durante il festival, ci sono due incontri che sfiorano il limite dell'assurdo e di cui vi voglio parlare. Si tratta di due registi che non solo vivono in Svizzera dove mi trovo in questo momento, ma addirittura una lavora a 5 minuti da qui e l'altro è addirittura il mio vicino di casa!

Oggi vi parlo di Anete Melece, regista e autrice lettone basata in Svizzera.
E inoltre vi parlerò del posto magico in cui Anete lavora, che si chiama STRAPAZIN.

STRAPAZIN è nato nel 1984 come magazine ed è diventato nel 1995 anche uno spazio fisico, un atelier.




Nel giugno del 1984 usciva il primo numero di STRAPAZIN, in bianco e nero, presentato al Comicsalon di Erlangen. Per l'epoca era un fascicolo radicale e rivoluzionario. Infatti Strapazin è sempre stata una rivista impegnata politicamente e nel sociale, nata dal fermento degli anni Ottanta e ispirata a Charlie Hebdo (che ha politicizzato il fumetto), da Métal Hurlant (che lo ha psichedelizzato) e da Lorenzo Mattotti e il gruppo Valvoline.
In quegli anni a Zurigo c'erano molti movimenti giovanili e nuove energie, l'emergente passione per il Do it Yourself e la "alternative press", un gusto punk e tante Fanzine che nascevano qua e là. Da Zurigo questa ondata si diramò poi anche a Berna, Basilea e Losanna. E' in questo periodo che nacquero anche le Zines, ancora esistenti tutt'ora, "Fabrik Zeitung" del centro culturale Rote Fabrik e "WOZ", giornale settimanale di sinistra.


il NOME: il nome STRAPAZIN viene fuori dal mix delle parole Magazine, Fanzine, Strapaze (dal tedesco: strapazzo, sbattimento) e Aspirin.



il MAGAZINE


Strapazin è oggi un magazine che esce ogni tre mesi, colorato, ed è arrivato questo dicembre 2017 al numero 129!
17 sono le persone che lavorano per questa zine (nella redazione e come creatori costanti di contenuti).

Al magazine hanno partecipato nomi importanti agli esordi (che all'epoca ancora non erano famosi) come l'esule argentino Munoz/Sampayo, i francesi Caro, Yves Chaland, Chantal Montellier, Loustal, Willen, i fratelli Varenne, il belga Kamagurka, lo spagnolo Max, Ralph König...
Presto fu definita "scuola zurighese" (Zürcher Schule) alla quale fanno parte Thomas Ott, Ursula Fürst, Beat Zgraggen, Andrea Caprez und Peter Bäder.

l'ATELIER
Attualmente STRAPAZIN non è solo un magazine, ma anche un posto fisico, un grande open space nella zona Altstetten di Zurigo, in cui 18 artisti liberi professionisti condividono le ore di lavoro - 8 di loro collaborano anche nella redazione e ai contenuti del magazine.
Tra i personaggi del colorato atelier ci sono illustratori, fumettisti, grafici, e anche animatori. Ognuno è freelancer e lavora per sè, ma non di rado si creano collaborazioni e progetti comuni. In questo momento due cortometraggi animati sono in produzione e tante sono le persone coinvolte.
E' un luogo spazioso e pieno di colori, c'è un calcetto, una cucina e un grande tavolo dove ogni giorno tutti i componenti dello studio si riuniscono (con mia grande ammirazione) per un vero pranzo, cucinato ogni giorno da una persona diversa.


gli ARTISTI:
come ho accennato prima, l'atelier Strapazin è affollato e pieno di gente interessante. Qui vi presento alcuni degli artisti che ho potuto incontrare durante la mia visita.

Anete Melece è una animatrice e regista, che ho conosciuto in Cina a un festival, ma il cui lavoro già conoscevo bene. Infatti Anete è la regista del film Analysis Paralisis e anche di Kiosk, che sarà finalmente online nel nuovo anno, come regalo 2018 per tutti noi. Quindi consiglio di controllare il canale Vimeo di Anete nelle prossime settimane!
La tecnica di animazione da lei usata è molto interessante: si tratta di un cutout fatto al computer, ma tutte le immagini utilizzata sono create da lei precedentemente su carta, con l'utilizzo di coloratissimi pennarelli.
Anete vive in Svizzera ormai da parecchi anni; è venuta per fare il master a Lucerna e da allora non ha più lasciato il cantone tedesco.


Anete and I


Barbara Brunner ha studiato a Lucerna e sta producendo ora il suo primo corto animato all'interno di Strapazin. Lavora insieme a Franziska Mayer e qui potete vedere il loro sito.
Luigi Olivadoti è un illustratore, anche lui viene dalla scuola di Lucerna e lavora su carta, digitalizzando i suoi lavori solo in fase di finalizzazione. Al momento della mia visita stava lavorando a delle illustrazioni per dei francobolli.

Lawrence Grimm è un fumettista che ha creato Teatime for a Universe. Sfortunatamente non ho potuto incontrarlo di persona, ma solo ammirare la sua scrivania.

Kati Rickenbach è una fumettista e ora anche regista della sua prima animazione, basata su un fumetto che ha precedentemente pubblicato, a propostito di
Zwingli, riformatore di Zurigo.


China reunion: Anete Melece, Yogi Parish and I





E' stato un inaspettato piacere scoprire STRAPAZIN e immergermi per qualche giorno nel fumetto svizzero indipendente. Ho imparato un sacco di cose nuove e sono stata nuovamente accolta con calore in un ambiente creativo e piacevole. Ho imparato molto anche sull' autopubblicazione, giusto in tempo per la mia prima Zine che ho creato a novembre sul circo, per i miei amici acrobati zurighesi.

Grazie a Strapazin, per avermi permesso di entrare nel suo mondo e di conoscerlo meglio. Grazie per aver risposto alle mie domande e anche per avermi invitata al pranzo dell'atelier!





EN
 I'll start from the very beginning:
The first week of October 2017 I was in China, for a festival called

Jinzhen International Short Film Festival and I already told the surreal experience of those days in another post.Among the crazy things that happened there and the amazing and talentuous directors that I met, there are two incredible stories that I'd like to share.
It's all about two directors I met in China, who not only live in Switzwerland, but also work few minutes away from my currently accomodation in Zurich.

Today I'll introduce to you Anete Melece, director and animator from Latvia, based in Zurich. I'll also tell you about the magical place where Anete works, which is called STRAPAZIN.

STRAPAZIN was born in 1984 as swiss magazine and became in 1995 also a place, an atelier in Zurich.

In the June 1984 the first STRAPAZIN was published, black and white, presented at the Comicsalon of Erlangen. For that time it was a pretty radical and revolutionary booklet; Strapazin has always been very involved into social and political problems and was born from the agitated 80s and inspired by Charlie Hebdo (that politicized the comics), by Métal Hurlant (that psychedelized the comics) and by Lorenzo Mattotti and the gruppo Valvoline. In those years Zurich was very active: many young movements and new energies, rising interest for the DIY and the alternative press, a punk mood and many Fanzines appearing here and there. From Zurich this wave moved then to Bern, Basel and Lausanne. In those years also other Zines were born, that are nowadays still active: "Fabrik Zeitung" from the cultural centre Rote Fabrik and "WOZ", weekly liberal newspaper.

The name STRAPAZINE comes form a mix of the words Magazine, Fanzine, Strapaze (in German: strain) and Aspirin.

the MAGAZINE

Strapazin is nowadays a three-monthly magazine and at the time of my visit (December 2017) number 129 was just published.
17 people are working constantly for the Zine - in the editorial staff or providing constant contents.
Also some famous name contributed to the magazine, many of them at the beginning of their career: the Argentinian exile Munoz/Sampayo, the French Caro, Yves Chaland, Chantal Montellier, Loustal, Willen, the brothers Varenne, the Belgian Kamagurka, the Spanish Max, Ralph König...
Some other artist from Zurich took also part in the making of Strapazin: those who were then later referred to as the "Zürcher Schule"( the Zuricher school): Thomas Ott, Ursula Fürst, Beat Zgraggen, Andrea Caprez and Peter Bäder.


the ATELIER
STRAPAZIN now is not only a magazine, but also a physical place, a big open space in Altstetten, Zurich. In this creative space 18 artist and freelancers share many hours of work together - 8 of them also collaborate for the magazine.
Among those creative minds, there are illustrators, cartoonists, graphic designers and also animators. They are all freelance professionals and everyone works on his own projects, but quite often they create collaborations and share common projects. Right now two short animated films are in production and many people of Strapazin are involved.
The open space is a cosy and colorful place: there is a table football and a big kitchen too, and everyday they gather all together around a big table to have a proper lunch, everyday prepared by a different person - I am impressed!!

the ARTISTS
:
As I said, Strapazin's atelier is crowded and interesting: here I will introduce you to some of the artists I met during my visit.

Anete Melece is an animator and director, that I met in China during a festival. But I knew her work already before. In fact her short films Analysis Paralisis and Kiosk went around in festivals. For the new year Anete is going to release Kiosk online on her Vimeo channel, so be sure to check it out.
Anete's animation style is very interesting and unique: she use a digital cutout software, but all her graphics are made on paper with colorful markers.
Anete lives in Switzerland: she came here some years ago to study for a master in Luzern and since then she never left this area.

Barbara Brunner studied also in Luzern and she's producing right now her first animated short film. She works together with Franziska Mayer and here you can have a look at their website.

Luigi Olivadoti
is an illustrator, he also comes from the school in Luzern and his work is made on paper and definitely worth a look!! When I met him he was working on some illustrations for some stamps.

Lawrence Grimm
is a cartoonist and he created Teatime for a Universe. Unfortunately I didn't have the chance to meet him in person, but just to peek his desk.

Kati Rickenbach is a cartoonist and right now also director of her first animated film, based on a previous work she did, about Zwingli, a church reformator from Zurich.

Thanks to STRAPAZIN, that allowed me to enter this reality and ask questions around and  also invited me for lunch!
This experience allowed me to learn more about comics and (self)publishing, just in time for my first Zine, that I created in November about the circus for the acrobats of Zurich.

thank you all, and keep up the great work!

Monday, December 11, 2017

MERLOT, my graduation short animated film

[versione italiana, sotto]


MERLOT is my graduation film, that I made together with Marta Gennari in 2016.



TRAILER

Synopsis:


In a blue fairy-tale forest, a grumpy granny losesa bottle of wine. This event will give rise to a crescendo of linked events: consequently establishing a dialogue, a funny repartee between frames and characters, which will lead to an unexpected development.

THE IDEA: the brainstorming for this short film actually started from a word game, a joke. Then we started to create a story around it, having fun.
We had one year to make our graduation film, a small team (2 people) with no experience of previous work together, so we tried to keep the expectations low and to take advantage from this chance to learn and enjoy the process.
During that year we learnt alot! We shared the whole work from script to compositing, working both on each step;we also learnt much on team work and, I must say, between me and Marta it worked perfectly :)






THE SCHEDULE
The whole process took one year, from January to December 2015, the last year in the CSC national film school, department of animation in Turin. The first months were dedicated to brainstorming and ideas, then witing. Then we got into the actual preproduction until the beginning of the summer, we animated then during the hottest months of the year and did the compositing and editing in autumn. In november the film was made, but the sound was still missing!
THE SOUND
Merlot has no music and no voices/dialogue, but only sound design. The sound design was made by Alessandro Nepote and we were very satisfied with his work. We asked him to use only glass/bottle/cork material to record the sounds. and to pay attention to the crescendo of the story.
The sound is crucial in our animation because it helps the audience to follow the story through the panels! Every character is typyfied by one distinctive sound and material too.
The sound also won a prize at ZABUT 2016 and got many great feedbacks we're very proud of.

THE EXPECTATIONS
We learnt a lot by doing this film and also after that!
For example I did not expect the marketing work/sending-to-festivals&co to be such a huge job (I wrote a post on this blog about all the work you have to do when you think the film/work is done - and it's actually not!)
The great success in festivals and multi-award winning was also not expected at all and a nice surprise! What I have learnt and I am still learning is that big expectations are bad: you should do your work just for yourself and for a real interest in researching, having fun, telling a story... Expectations give for sure a pressure that is not healthy for the creative process.





THE DISTRIBUTION
Merlot has been sold by the Producer CSC Animazione to Kurzfilm Agentur Hamburg in the summer 2016 for 5 to 7 years with a pretty exclusive contract, which means it cannot be distributed online and can only be screened in competition in festivals. For any other out-of-competition screening or any other screening event, a fee is asked from the Distributor (usually around 40-50€). The income coming from the distribution is divided between the distribution agency and the producer.

If you still have some questions, you can read the FAQ list here below and/or write us an e-mail.


Some more LINKS to MERLOT:
Follow us on Facebook and Tumblr!
hashtag #merlotfilm






   F.A.Q.

How did you come up with the idea?
It all began with a word game. See "THE IDEA" paragraph above

Some references?
We've been inspired by the amazing work of Paul Driessen and by the collection of poems "Revolting Rhymes" by Rohal Dahl.

How did you manage the panels' thing?

That was for me a very fun part. It is like solving a riddle and making a puzzle. It takes a lot of time and a mobile storyboard and storyline.

What softwares did you use?
ToonBoom for the animation, Photoshop for the backgrounds, After Effects for some compositing and for the animation of the panels/trees.

How was to work alone with Marta and share the whole work between only two people?
 We shared the whole process completely, from the script to the compositing, to try everything and learn as much as possible. So all the tasks were split into two. Also for the animation, I mainly animated the wolf and the hunter, she animated the little girl and the granny.
I think I have been very lucky to work together with Marta and find such a good partner. I should also add that we were not only co-directors, but also flatmates for the entire year. But at the same time so organized that we were able to be home every night at 19 and not to talk about the film until the next day.

What about all the festivals and the prizes?
While I am writing this post, Merlot has been to 80 festivals in 42 different countries all around the world! And it won 23 prizes!
It has had a big success and it was not really expected! To read the updated lists of screenings and prizes, please consul this page.
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[IT]
MERLOT è un cortometraggio animato che ho creato nel 2016 insieme a Marta Gennari, come progetto di fine percorso di studi di animazione.




TRAILER
Sinossi:


In un delicato bosco turchino delle fiabe, una burbera nonnina perde una bottiglia di vino. Questo darà il via ad un crescendo di eventi concatenati: si instaura così un dialogo, un divertente botta e risposta tra vignette e personaggi, che porterà a un inaspettato sviluppo”.
L'IDEA: l'idea del cortometraggio è nata un po' per scherzo, da un gioco di parole. Ci siamo poi divertite a concatenare gli eventi come in un puzzle, chiedendoci come era possibile arrivare alla situazione iniziale o finale di una fiaba ben conosciuta.
Il film è stato fatto durante tutto il 2015, ultimo anno di scuola presso il CSC, dipartimento di animazione a Torino. I primi mesi sono stati dedicati alle idee, il brainstorming, la scrittura. Poi è iniziata la vera e propria preproduzione fino all'inizio dell'estate. Abbiamo passato i mesi più caldi ad animare e verso settembre/ottobre a compositare. L'11.11 abbiamo terminato il montaggio e editing: mancava ancora il suono da fare!

IL SUONO: per il suono di MERLOT avevamo le idee molto chiare. Non ci servivano musica e dialoghi, ma era essenziale creare il ritmo e il crescendo giusto con dei suoni ripetitivi (come i loop animati). Inoltre la nostra struttura a "pannelli" richiedeva una grande attenzione sonora, perché l'occhio dello spettatore viene guidato in giro per lo schermo non solo dall'animazione, ma anche dai suoni. Abbiamo richiesto al nostro sound designer Alessandro Nepote di seguire queste direzioni e anche di usare materiali come vetro, bottiglie, bicchieri e tappi di sughero per registrare i suoni. E' stato anche molto importante caratterizzare ogni personaggio con un suono diverso, per aiutare lo spettatore a identificare meglio e più velocemente la fonte del suono.
Il sound design ha anche vinto un premio a ZABUT 2016, oltre ad avere ricevuto innumerevoli complimenti di cui siamo molto fieri.

LE ASPETTATIVE:
Abbiamo imparato moltissimo da questo primo cortometraggio. Per esempio io ho imparato a non sottovalutare il lavoro che inizia una volta che il film è terminato, e ossia l'invio ai festival e la presenza sui social network 
(ho scritto un intero post su questo blog a riguardo). Inoltre il grande successo che MERLOT ha avuto ai festival e i molti premi vinti sono stati una grandissima sorpresa e del tutto inaspettati. Quello che ho imparato e sto ancora imparando tutt'ora è che le aspettative fanno male al processo creativo, perché lo caricano di pressione. E' bene creare le proprie opere principalmente per se stessi e mossi dalla ricerca, dal divertimento o dal desiderio di raccontare una storia.

LA DISTRIBUZIONE:
MERLOT è stato venduto dal produttore
CSC Animazione alla agenzia di distribuzione Kurzfilm Agentur Hamburg alla fine dell'estate 2016 per un periodo di tempo dai 5 ai 7 anni, con un contratto esclusivo che non ne permette la presenza online. Inoltre MERLOT può partecipare solo a festival che lo selezionano in competizione, mentre per altre sezioni non competitive o altri eventi e proiezioni, è prevista una fee da pagare al distributore, che varia dai 30 ai 50€. I ricavati della distribuzione vanno, come di norma, alla agenzia di distribuzione e al produttore.
MERLOT ha avuto un gran successo in giro per il mondo. In questi due anni è stato in 80 festivals, 42 stati differenti e ha vinto 23 riconoscimenti! Per la lista completa e aggiornata rifarsi sempre a questo link.




Interview at ANIMATEKA 201




Ultimi links
sul Tumblr ufficiale di MERLOT potrete vedere tanti disegni e bozze della fase preparatoria del film, vi basterà scorrere in basso, andando indietro nel tempo.

LINK su MERLOT:
Facebook e Tumblr!
hashtag #merlotfilm

Links alle registe
Marta Gennari
Giulia Martinelli (nonché me medesima)



nota di fondo e piccolina:
The Animated Plan esiste da un anno e MERLOT oramai da due! buoni compleanni!

Monday, December 4, 2017

TEAM TUMULT e Zurigo

[IT] - English below
Quest'anno ho passato alcuni mesi a Zurigo.
Come in ogni posto che visito e vivo, ho cercato di entrare in contatto con la comunità di animatori e di conoscere un po' la scena artistica: ho fatto questo cercando studi, scuole, serate di disegno, andando a festivals, eventi ed esposizioni.
In svizzera c'è parecchia animazione, ma credo che sia concentrata specialmente a Lucerna, dove c'è la scuola, e a Ginevra, ovviamente, dove sembra esserci un gran fermento (A Lucerna c'è il festical FANTOCHE e a Ginevra il festival Animatou)!
Ho conosciuto anche un paio di animatori di Basel quindi immagino che ci siano realtà interessanti anche lì, ma non ho ancora avuto modo di esplorarle.
Nonostante con il tempo e la pratica penso di essere migliorata nell'approcio con città e persone nuove, tuttavia non è mai facile inserirsi in un nuovo ambiente, soprattutto quando il tempo a disposizione è limitato.

A Zurigo c'è un festival importante di cortometraggi (specialmente live action) a Winterthur, Kurzfilmtage e un altro festival, di film artistici a sfondo erotico/sessuale, chiamato PornyDays.
Prima di giungere a Zurigo, l'unica persona che già conoscevo era Michael Frei, di Plug & Play, incontrato all'Animation Workshop l'anno scorso: ci siamo purtroppo incontrati a Zurigo una sola volta, quando sono andata a trovarlo nel suo studio. Ho poi scoperto però altre realtà interessanti. Cercando su internet sono finita sul sito del Team Tumult ed è proprio di loro che vi parlerò.
Un altro post zurighese sarà dedicato a STRAPAZIN, coworking e zine a due passi da me, ma che ho conosciuto in Cina!






I TeamTumult sono uno studio simpatico e molto giovane che si trova nel cuore di Zurigo.
Conoscevo già alcuni dei loro lavori, perché li avevo visti in giro per festivals.
Il fatto di conoscere i lavori di qualcuno e/o avere conoscenze in comune nel campo dell'animazione, aiuta fin da subito a rompere il ghiaccio ed entrare un pochino più in confidenza. 
I Tumult sono stati super gentili con me e mi hanno proposto di stare con loro usando lo spazio del loro studio come coworking. Non me lo sono fatto ripetere due volte ed eccomi qui, con una nuova scrivania, un ambiente stimolante e gente simpatica attorno.




Team Tumult è nato come collettivo e poi studio nel 2016 e i quattro iniziali fondatori erano Benjamin Morard, Frederic Siegel, Marwan Abdalla e Nina Christen. Successivamente si è aggiunta anche Justine Klaiber.
Tutti loro hanno come background la scuola di Lucerna, prima menzionata, ad eccezione di Maru, il produttore, che ha studiato a Zurigo alla Zürcher Hochschule der Künste.
Ad oggi sono in 7 nello studio, me esclusa. Hanno tutti tra i 25 e i 30 anni e sono professionisti dell'animazione, dividendo il loro tempo tra lavori personali e quelli comuni dello studio.
I Team Tumult lavorano a commissioni, video presentazioni, cortometraggi, pubblicità e simili. Ognuno ha un ruolo più o meno definito, o meglio dire una sua specialità: c'è chi si occupa del lato finanziario, ricerca dei clenti e pitch, chi si occupa della direzione artistica, della scrittura, del sound design, chi della vera e propria animazione.
Attualmente hanno messo in pausa i lavori su commissione e stanno lavorando al primo cortometraggio Tumult: si chiama The lonely Orbit (workin title), ora sono nella fase della preproduzione e personalmente sono curiosissima di vedere cosa combineranno e piuttosto sicura che vedremo il risultato in molti festivals.




Vita da studio
Come ho scritto precendentemente, la vita da freelance può essere alle volte estremamente solitaria, per cui per me è stata una meraviglia poter passare qualche giorno a settimana in uno studio. E' vero che si sta ognuno davanti al proprio schermo con le cuffie per la maggior parte del tempo, ma è ugualmente vero anche che ci sono battute, preziosi feedbacks e stimoli, pranzi e birre insieme; tutte cose importanti dal punto di vista sociale e umano, ma anche, a mio avviso, professionale.

Spero di rivederli presto,di restare in contatto e, chissà, di collaborare a qualche loro progetto. Mancano poche settimane alla mia nuova partenza, già mi mancano i Tumult e sono loro immensamente grata per la grande occasione che mi hanno dato di conoscerli e anche di imparare un po' lo svizzero tedesco.

Grazie Tumult, a presto e a buon rendere!

Date un'occhiata al loro sito e al loro canale Vimeo!!
[EN]


This years I have spent some months in Zurich, in Switzerland, and as usual when I travel to new places I explore the animation side of the city and try to get in touch with some local artists and studios.
I am going to talk to you about Team Tumult and the great time I spent with them.

Team Tumult was born in 2016 in Zurich, first as creative collective and then as studio. At the beginning there were four of them: 
Benjamin, Frederic, Marwan and Nina, then Justine joined the team too. They are all between 25 and 30 years old and graduated at the HSLU Design&Kunst Hochschule in Luzern, except for Maru, the producer, who studied at the Zürcher Hochschule der Künste.

When I went to visit them in their studio for the first time, they have been super nice with me, showing me around and dedicating time to explain me who they are and what they do. Not only this: after some more talking, they offered me a desk in their coworking space, which I am so grateful for!
So here I am, spending a few days a week with them in a nice studio, enjoying the creative atmosphere and great company.

Team Tumult is a creative hub you need to meet! Within whese walls genius and creativity merge and explode and the result will blow your mind. This group of creative and energetic animation professionals works both on commissions and personal projects: I recommend you to check out their website and Vimeo channel!
Each of them plays a different role in the creative process and it's amazing to see how they combine their various skills together to reach a good team working and high quality final products.


They are currently working on the pre-production of their fist short film, called The lonely orbit (working title) and I really can't wait to see it!
I am pretty sure we'll have the chance to see it a lot around in festivals.




As I already told in some previous post, the nomadic freelance life is very lonesome, so I really appreciate a lively and creative environment, like the one I found at Tumult's.
It has been for me a big pleasure and a honor to share some time with them and be able to have a desk for me. I will be leaving soon, and I already miss them! :( I hope we will stay in touch and meet soon around in the animation world!

You can follow them on Vimeo, FB, Instagram or on their website




Saturday, December 2, 2017

know your audience /customers

It's important to keep in mind who are you working for, when you brainstorm for a treatment, work on a project and even when you update your portfolio.

who is your audience?

what is your target?
who are your customers? what do they like?
what are their problems?

Have always a "custumer persona" in mind whenever you are writing a post on social medias or even having a meeting.



For a pitch/interview:
know who you're meeting, to whom you're talking.

Get informed in advance, do a little research on Google before a meeting, ask around, find out who is in the jury, etc...
(see the post about how to get ready and make a pitch)

Those are good tips for for pitches, individual meetings, interviews (know the company, their work..), and even just for writing e-mails.

Tuesday, November 28, 2017

value your work

SELF EVALUATION TIME:

Take few moments to step back and look at yourself

Know what makes your story/product/yourself UNIQUE
 - what am I good at? What are my talents?
 - what are my priorities? (set a list in order of relevance)
 - what are my values?


These are the points where to focus, your strenght.

It could be also very useful to ask the same question to someone else, who can be more objective and see the bigger picture.

See:
template for an invoice
how to make an estimation

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fermiamoci un attimo e osserviamoci.


Tieni presente cosa rende la tua storia/prodotto/te stesso UNICO
- in cosa sono bravo? quali sono i miei punti di forza?
- quali sono le mie priorità (fare una lista in ordine di importanza)
- quali sono i miei valori? le mie condizioni irrinunciabili? 


questi punti sono quelli da rafforzare e su cui soffermarsi, perché sono i nostri punti forti.


Può essere anche utile e interessante porre le stesse domande a qualcun altro.  Per capire come ci vedono dal di fuori: a volte qualcuno di esterno ha una visione più nitida.


vedi:
"impostare una fattura"
"fare un preventivo"

Wednesday, November 22, 2017

event report: ANIMATEKA Festival Ljubliana




ANIMATEKA is an amazing animation festival in Ljubliana!


One year after my first experience there, I will tell you something about this festival and my impressions from the 2016 edition, just in time for the next one, which is happening soon!!

Ljubliana is the capital city of Slovenia, a very nice and quite place, that doesn't look like a big, crowded city. The festival is tiny and concentrated, which is always a great thing in my opinion because this keeps people together and allows better social interactions.
There were two main theatres and one also hosted a bar, essential for any networking moment, before, after or during the screenings.
In this case it was also crucial to have indoor venues, because the weather in december is always pretty chilly.








As hosted directors, we were staying in a youth hostel, in the city centre and very close to all the festival venues.
It was a pleasure to walk down the streets, in the squares or along the river, illuminated by the xmas lights.
The festival is well organized, with a nice relaxed schedule, which allows to meet people, other hosts, to chat and try some local cuisine.




I felt very welcome in Ljubliana and I met very nice people and new friends, that hopefully I will meet again and again in other animation events.
The organization and the staff were also very warm and kind and I am grateful for the chance they gave me to be there. Igor Prassel is the director of the festival and a key figure for Animateka: he is an incredible person, very energetic and friendly, very helpful and caring with all of us. Grazie, Igor!
I hope to come back to Animateka soon!



During last year's edition of the festival there was also a very interesting exposition about Joni Männistö and his work. He did in fact the artwork for the 2016's edition of Animateka and a lot of material from his previous work was shown there.





Festivals are great places for interviews too and Animateka is doing an amazing job here. There are Q&A sessions after the screenings and also recordered interviews for their Youtube channel.
Animateka is also very active on social media, updating FB page with info, pictures and videos.






This can be a great chance for you guys to have some nice pictures and memories of the festival, so be ready for it!
Remember that festivals are always a perfect chance to meet other talented directors and artists!

In 2016 we were both there with our short film MERLOT. In 2017 our graduation film was there again in the Italian programm.
Here you can see an (embarassing) interview we had at Animateka last year:








Animateka will happen soon again (4-10th december 2017)!
ENJOY IT!

Note for my fellows coming from Turin/Milan: I have been travelling to Ljubliana with Flixbus (Torino-Ljubliana), which was a good experience and totally "doable!"






The pictures I used for this post are coming from my own personal pics and from Animateka's FB page

Tuesday, November 21, 2017

Laura e Dario da NØRLUM

Laura Piunti e Dario Livietti si trovano ora a Viborg, presso Norlum per un internship. Ecco l'esperienza raccontata da Laura:


"Dopo l'ultimo anno al CSC ho fatto uno stage di 3 mesi da Maga Animation, a Monza. Dopodiché ho lavorato con loro per un altro mese circa. Mi sono trovata piuttosto bene. L'ambiente di lavoro è molto carino ma devo dire che la città non mi ha entusiasmato granché. Nello studio ho lavorato come character designer e 2D animator/cleanup artist per lo più. Maga secondo me è un'azienda rivolta al versante pubblicitario e un po' più verso il 3D, ma sono sempre aperti a nuove sfide.
Attualmente sto lavorando da Nørlum, è uno studio a Viborg (Danimarca). L'ho scoperto per caso: ad Annecy (durante il festival d'animazione) mi sono imbattuta in Long Way North e mi sono appassionata tantissimo, così dopo qualche ricerca, ho scoperto il nome dello studio che aveva preso parte al progetto.


Dopo il mio ultimo anno al CSC, ho deciso di provare a mandare alcune e-mails agli studi che mi interessavano di più e ho scritto anche qui. Mi hanno risposto dicendomi che potevano offrirmi uno stage di 2/3 mesi e, fatta una breve Skype call, ho deciso di accettare. Ho quasi finito il periodo del mio stage e mi hanno offerto un contratto di lavoro ora!
Il progetto a cui stiamo lavorando è la serie 2D di “Big Hero 6” per la Disney, basata sul film.
La serie è appena uscita in America (il 20 Novembre); in Europa si vedrà a partire da Gennaio credo.






Qui potete trovare l'opening theme della serie e sempre su Youtube, ci sono alcuni “sneak peek”.
PRO
Mi trovo super bene qui, l'ambiente è molto stimolante, sia per quanto riguarda il lavoro allo studio che per il fatto che qui tutto ha a che fare con l'animazione: siamo circondati da Animation Workshop/Open Workshop, poi ci sono corsi di disegno dal vero, mostre sull'animazione ecc. Ci sono un sacco di eventi, dove hai l'occasione di parlare con un sacco di bella gente.
Le prime settimane che ero qui c'è stato il VAF (Viborg Animation Festival) e ogni giorno c'erano al cinema, film d'animazione a 5 corone (meno di 1 euro), così abbiamo potuto vedere film che sarebbe stato impossibile beccare ad Annecy. Questo è solo un esempio.
Nello stesso Arsenalet (palazzo che ospita Nørlum e un sacco di altri studi), è possibile incontrare persone, scambiarsi idee, conoscere i dipendenti degli altri studi dell'edificio.
L'Arsenalet ospita più di una ventina di studi che si occupano di games development, animazione, pubblicità, design, storyboard, illustrazione, grafica ecc.

C'è il corso di life drawing ogni Martedì e ogni Giovedì, per 2 ore. Ci sono corsi di ballo gratis, french boxing, talk sull'animazione con professionisti del settore a cui si può partecipare, e le feste!

Mi aspettavo di trovare un ambiente molto freddo (e non parlo solo del tempo), invece sono tutti molto simpatici e sempre disponibili a darti una mano. Un po' un secondo CSC, una specie di seconda famiglia. Si esce anche insieme nei weekend, per una birra o un bowling, o una camminata nei boschi.
La giornata lavorativa è quella comune in generale agli studi d'animazione: in genere dalle 9 alle 18 (Lun-Ven) con un'ora di pausa pranzo. Si lavora secondo una task giornaliera che può variare secondo le proprie necessità. In studio siamo una cinquantina di persone più o meno. Per quanto riguarda l'internship, ti fanno fare un po' tutto quello che riguarda l'animazione 2D in generale, dal posing, all'animazione al cleanup, color, tone. Lo studio ha un dipartimento di animazione e uno di layout/background/compositing.





Quando ho applicato da Nørlum, ho scritto una semplice mail all'indirizzo che c'è sul sito : contact@noerlum.com, allegando reel, portfolio, resume (CV) e motivational letter (quest'ultima è facoltativa).

Uno dei PRO di Nørlum è che, anche se sei un junior artist, ti viene pagato uno stipendio rispettabile, che ti permette di vivere in Danimarca (le tasse danesi sono alte ma il salario è rapportato).
Uno degli aspetti che mi piace di questa azienda è che sei allo stesso livello d'importanza degli altri: si cerca una soluzione per migliorare il progetto insieme. Ovvio che ci sono persone con più esperienza di te, ma non per questo vuol dire che vali di meno.
Si lavora sempre come una squadra, e se abbiamo problemi di ogni genere (consigli per un'animazione più funzionale e veloce, problemi di software, ecc), ogni membro dello studio è disponibile per aiutarti.

Nørlum ha avuto diverse collaborazioni negli anni: ha lavorato a Long Way North, Song of the Sea, ha collaborato a un pilot per una serie Amazon, chiamata “Eddie of the Realms Eternal” e ora Big Hero 6.

Un CONTRO della Danimarca direi che è il tempo, fa molto freddo d'inverno e piove quasi sempre, con poche ore di sole. Ma secondo me non disturba così tanto (detto da una persona freddolosa). Al mattino c'è quasi sempre un bel sole che scalda parecchio.
La Danimarca è più costosa dell'Italia ma ce la si può cavare con piccoli accorgimenti.
Viborg è un po' vuota dopo le 20, si vedono poche persone in giro (a parte nei weekend in cui è parecchio viva). Ci chiediamo sempre: ma dove scompaiono tutti??

Il consiglio che posso dare è di non fermarsi solo perché ricevi dei rifiuti. In questo settore, ci sono e ci saranno sempre artisti più bravi di te, magari più giovani e più talentuosi, o che hanno fatto una scuola più importante di te. Sii testardo e continua a provare, continua a scrivere in giro, prima o poi qualcuno risponderà di sicuro. E se ti dicono di no, prova periodicamente a riscrivere (dopo qualche mese o meno) o prova ad andare negli stessi studi e a chiedere dei colloqui di persona. Non essere troppo pressante ovviamente, e sii sempre rispettoso nei loro confronti. Questo è un ambiente molto piccolo e la gente si ricorderà di te.
Se alla fine non ti prendono, non vuol dire che sei un fallito, solo che magari non stavano cercando il tuo stile o che magari la tua application è andata persa sotto pile e pile di mail.
Le motivazioni possono essere mille.
Un altro consiglio: provate a lavorare all'estero perché ci sono realtà diverse da quelle a cui siamo abituati in Italia, nel bene o nel male.

Le critiche sono costruttive: chiedete sempre a qualsiasi persona avete intorno (le più sincere), di darvi un feedback sui vostri lavori, vi aiuterà tantissimo a migliorare.
Quindi perseverate, mettetecela tutta e buona fortuna!"



Laura:

Portfolio
Blog
Showreel




Monday, November 20, 2017

SHARING NIGHTS

(IT below)

[EN]
This is a slightly different post, about an idea I had recently.

It's all about SHARING

We show LOVE to others giving our time and attention.
And these are also the things that make us HAPPY.

Also LEARNING new things keep us alive and energetic and is a source of JOY.

SO

I had this idea for a different night at home with friends (or it could be also a weekend, an afternoon in the park, whatever).
I'd like to test it out and start a series of "sharing nights".

It goes like this:

- invite your friends


- everyone should bring 3 things to share
 1. a story/experience
 2. one (practical) skill
 3. one contact (talk about an inspiring person)


In this way at the end of the night everyone is enriched and learnt something new: something useful, something good about other people, something that creates bonding too!

Feel free to SPREAD THE WORD and TEST THIS OUT!
And be sure to let me know how it goes!

Share the LOVE!











[IT]
Questo è un post un po' diverso dai soliti


Si tratta di un'idea per una serata con amici un po' diversa dal solito e che vorrei mettere in pratica al più presto.
E' basata sul fatto che la condivisione è la base delle relazioni sociali, segno di prendersi cura dell'altro, donando il proprio tempo e le proprie attenzioni.


Quindi vorrei introdurre le sharing nights


regole:

invita i tuoi amici

ognuno deve portare tre cose da condividere:
- una storia/esperienza da raccontare

- una capacità (pratica) da insegnare agli altri
- un personaggio fonte di ispirazione


Alla fine della serata tutti hanno imparato un sacco di cose nuove.
Non vedo l'ora di mettere in pratica la prima sharing night e esaminarne i risultati!
Fatemi sapere se proverete anche voi a organizzare una serata simile e soprattutto raccontatemi come è andata!










Sunday, November 19, 2017

fare un PREVENTIVO

Non appena ci si mette a lavorare come freelance e a interfacciarsi con dei clienti, questa è una delle prime domande che si riceve e che lascia sempre un poco esitanti.
E' difficile, soprattutto all'inizio, decidere quanti soldi chiedere per un lavoro, dare un valore alle proprie capacità, quantificare, osare.

Quando si viene contattati da un cliente per un nuovo progetto, per prima cosa è bene capire esattamente qual è il lavoro richiesto, quindi non esitate a fare domande finché non è chiaro cosa vi si chiede.
Si tratta solo di fare l'animazione? C'è già lo script? C'è già il character? Chi si occupa del suono?
A mio avviso, una buona proposta di lavoro non si risolve in due righe e già contiene tutte le informazioni necessarie, ma bisogna anche considerare che molto spesso chi si rivolge a un professionista di un altro campo lo fa anche perché non ha assolutamente idea di come quel campo funzioni, ed è quindi anche nostro dovere e compito spiegare al cliente che cosa è possibile fare e di cosa c'è bisogno per farlo.
In secondo luogo, altre due domande essenziali da fare all'inizio, prima di entrare nei dettagli e nel preventivo sono: quale è la deadline (per quando il progetto/lavoro/animazione è richiesto) e poi quale è il budget del cliente in questione.

Queste domande preliminari servono a risparmiare un sacco di tempo nel caso la richiesta sia totalmente fuori dal mondo e servono anche per capire un po' di più con chi si ha a che fare.


Ora torniamo alla domanda classica: quanto chiedere in un preventivo!?
Un preventivo è un calcolo dei costi previsti per un lavoro o un servizio. Quindi per calcolare un preventivo bisogna prendere in considerazione tutti gli step da fare per raggiungere il risultato richiesto, elencarli, stimare il tempo richiesto per completarli e infine dare un valore alle ore spese.

Ovviamente il nostro calcolo dovrà tenere a mente tante variabili:
di che tipo di lavoro si tratta
quale qualità è richiesta / è possibile
qual è il budget del cliente
quando è la deadline
chi è il cliente

Cerchiamo di pensare a tutto:

per questo insisto con l'avere una chiara comunicazione col cliente sin dall'inizio e capire esattamente che cosa vuole
. Tutte le informazioni che riusciamo a ottenere sono preziose
.

Step successivo:
Una volta che abbiamo preso in considerazione tutte le cose da fare e assodato che è fattibile come tempi, la domanda poi che ci dobbiamo porre è:
"quanto vale un'ora del mio lavoro?"
ossia, quanto voglio/ quanto merito di guadagnare all'ora?
Ovviamente bisogna anche conoscere la propria produttività e sapere stimare quante ore di lavoro sono necessarie per completare un compito piuttosto che un altro. 

Ricordare di tenere un margine di tempo per correzioni e feedbacks (vedi post sulle correzioni) !
Parlare chiaro sin dall'inizio con il cliente sicuramente risolve tanti problemi e incomprensioni, fa risparmiare molto tempo e inoltre avere tutto per iscritto è sempre bene. Infine, ricorda sempre che sei un professionista, non devi vergognarti di chiedere dei soldi per il tuo lavoro. E tra l'altro, un lavoro non pagato, non si può chiamare tale.
Specialmente all'inizio, è bene anche chiedere e confrontarsi con amici e colleghi, ma soprattutto con qualcuno che ha più esperienza di noi e che conosce il nostro campo.

Questo schemino qui sotto può essere utile da tenere a mente quando ci si appresta a fare un preventivo:



in ultimo
c'è un website molto interessate, creato da poco da Nørlum, che permette di calcolare quanto costa un progetto di animazione, considerando qualità, tempo a disposizione e numero di persone coinvolte.
è gratuito e meraviglioso, si chiama animpricer.com

Vedi anche altri due post correlati che ho scritto:
valorizzarsi (dare una direzione al proprio lavoro)
come impostare un invoice (fattura)


Thursday, November 16, 2017

Jenny alla SVA - New York


Jenny Mascia si trova dal 2014 a New York e frequenta la SVA (School of Visual Arts).
Siamo state compagne di scuola a Torino 4 anni fa e mi ricordo ancora adesso quando di punto in bianco ha detto, con una voce un po' tremolante "vado in America".




Da allora siamo rimaste in contatto, sono successe mille cose e ho pensato che la sua esperienza oltreoceano sarebbe stata un ottimo contributo alla panoramica raccolta qui.
Sono riuscita, tra il fuso orario e i reciproci impegni, a intervistarla su Skype ed ecco un riassunto della nostra chicchierata.





  
































La SVA (School of Visual Arts) è una scuola molto rinomata di New York che ha addirittura una pagina su Wikipedia. Esiste dal 1947 e viene definita "art and design school".
Nota interessante per noi europei: durante il festival di Annecy, al Mifa, nella sezione scuole, c'è SEMPRE anche lo stand della SVA, forse unica scuola non europea che ogni anno si prende la briga di essere rappresentata ad Annecy.
 
Il percorso di studi è composto da 4 anni di undergraduate (che fanno da bachelor) + 2 anni di master. Si tratta di una vera e propria università, con materie obbligatorie come matematica e letteratura e con una retta veramente alta per i nostri standard europei.
La scuola offre diversi percorsi formativi e gli studenti sono chiamati a scegliere sin dal primo anno una specializzazione.
Nell'undergraduate le opzioni sono: fine arts, computer arts (3D, FX), animazione tradizionale (2D), e design - dipartimento talmente ampio che si suddivide in molti sottogruppi, tra cui “motion graphic design” (che ha a che fare con l'animazione).
Jenny, ora 23 anni e originaria di Urbino, ha iniziato alla SVA più di tre anni fa con animazione tradizionale, per poi spostarsi nel dipartimento di design e rivolgersi al motion graphic design. Nel suo percorso Jenny ha imparato molto di video installazioni, design, motion graphic, tipografia e ha inoltre sperimentato parecchio in campi che non conosceva, applicando la grafica e l'animazione a diversi settori e prodotti. Jenny spiega, “tutti i settori si intrecciano, non ci sono confini e non ci dovrebbero essere etichette. E' possibile quindi saltare da un campo all'altro. Certo, ogni settore ha regole e liguaggi diversi, ma non troppo.
La scuola spinge gli studenti a sviluppare uno stile personale, ma anche una visiona artistica e un occhio per le buone idee: le buone idee sono tutto”.



L'atmosfera alla SVA è molto competitiva. Gli insegnanti sono dei professionisti riconosciuti nel loro campo e spingono gli studenti a dare il massimo. Questo crea molta competitività tra gli stundenti e un altissimo livello di stress, soprattutto verso la fine dell'anno.
E' una scuola molto impegnativa e ancora di più se, come nel caso di Jenny, c'è bisogno di lavorare per sopravvivere in una delle città più care del mondo.
Dall'altro lato New York è una città incredibile: ricca sotto ogni punto di vista, internazionale, viva, piena di eventi, gallerie, opportunità; offre molto in termini di lavoro e crescita personale e artistica. Jenny ha poi concluso: "E' un'esperienza che mi ha cambiata molto".

L'APPLICATION e le borse di studio
L'application alla SVA è un processo un po' burocratico, fatto di portfolio, lettere di motivazione e raccomandazione, documenti scolastici, che include traduzioni dei vari documenti italiani e anche un passaggio in tribunale per certificarli.
Jenny, con l'application, è riuscita anche ad ottenere una borsa di studio che le permette di avere una grande riduzione sulla retta, che altrimenti ammonterebbe a 40 000 dollari l'anno (!). E' una borsa di merito che lei deve ogni anno confermare mantenendo una buona media, ed è quella che le ha permesso di entrare alla SVA e intraprendere questo percorso.
Ci sono anche altre borse che si possono ricevere dalla SVA durante gli anni di corso e che anche prevedono riduzioni, anche se di minore portata.




 









IL FUTURO

Tra pochi mesi Jenny terminerà il percorso alla SVA e intende iniziare la sua carriera professionale. Vuole restare a NewYork, almeno per iniziare, perché questa grande città le offre mille clienti e tante opportunità. Inoltre intende sfruttare i molti contatti che ha creato in questi anni; infatti la scuola rappresenta un'ottima rete sociale. I compagni di scuola (e gli insegnanti) saranno i tuoi colleghi e risorse nella carriera lavorativa e quindi è importante andare d'accordo e investire in queste relazioni durante gli anni di studio.




Link al lavoro di Jenny, QUI
http://www.jennymascia.com/